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Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie

La mafia ha segnato profondamente la storia d'Italia, colpendo chiunque cercasse di ostacolare il suo potere illegale. Tra le vittime ci sono stati magistrati, poliziotti, carabinieri, giornalisti e semplici cittadini. Ricordarli significa onorare il loro sacrificio e impegnarsi per un futuro di giustizia, con coraggio e consapevolezza. 

Nell’ambito degli eventi organizzati in occasione della “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, gli studenti del triennio dell’Istituto Moncada hanno incontrato  Giovanna Raiti, sorella di Salvatore Raiti  e Referente provinciale della memoria delle vittime innocenti delle mafie e Vincenzo Aparo, figlio di Filadelfo Aparo. 

Salvatore Raiti era un giovane carabiniere di soli 20 anni quando, il 16 giugno 1982, fu assassinato nella Strage della Circonvallazione di Palermo. 
Filadelfo Aparo era un vicebrigadiere della squadra mobile di Palermo, assassinato a 43 anni in un agguato mafioso la mattina dell'11 gennaio 1979, a Palermo, in piazza Tenente Anelli n° 25. 
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